La laurea online è più facile?
Frequente argomento di discussione è la “facilità” di una laurea online. Interrogativo sibillino, dietro il quale spesso è malcelata l’insinuazione che gli esami svolti presso un Ateneo telematico siano più facili rispetto agli esami sostenuti presso un Ateneo tradizionale.
La risposta non può essere univoca e, come in tutte le cose, è piuttosto relativa. Dipende dall’Ateneo telematico e dipende dal docente. Vi sono Atenei telematici che prevedono esami scritti con 30 domande a risposta multipla, mentre altri Atenei telematici che prevedono 23 domande a risposta multipla, due domande aperte e allo scritto concedono al massimo un 27. Se si desidera il 30, occorre richiedere al docente un orale integrativo.
Vi sono docenti che agli esami scritti prevedono quasi tutte domande presenti anche nei panieri di esercitazione. Altri che, attenendosi più scrupolosamente alle indicazioni ministeriali, prevedono un 20-30% di domande inedite.
Al di là di questi aspetti, vi sono certamente alcuni elementi organizzativi e strutturali delle Università telematiche, che rendono lo studio più agevole. Passiamoli in rassegna.
Didattica in piattaforma
Il primo elemento che rende più agevole il percorso con una Università online è certamente la didattica in piattaforma. A parte lo “spirito dei tempi” (siamo ormai una società dell’”on demand”), per molte categorie questo è l’unico modo possibile per poter seguire un percorso di studi universitario e non rinunciare all’idea di una laurea. Facciamo riferimento ai lavoratori, a coloro che vivono in aree periferiche e non possono permettersi i costi di un trasferimento presso un’altra città, oppure a coloro che risiedono all’estero e desiderano comunque conseguire un titolo di studio italiano.
Tra l’altro la didattica degli Atenei telematici è in evoluzione. Non solo lezioni in piattaforma disponili h/24 ma, seguendo le indicazioni ministeriali, sempre più attività interattive, svolte attraverso webinar o settimane intensive virtuali, vale a dire cicli di lezioni telematiche di ripasso, svolte in diretta (chiaramente opzionali e per coloro che desiderano seguirle).
Set di domande
Un altro elemento di sicuro vantaggio sono i supporti didattici che accompagnano le lezioni in piattaforma. Tra questi, il set di domande da cui sono estrapolate buona parte delle domande d’esame.
Si tratta della versione tecnologica dell’antico “cosa chiede il professore all’esame”?
Studiare le lezioni partendo dal set di domande è una notevole agevolazione. Certo, vi può essere poi l’imprevisto. La domanda che non era mai stata fatta a nessuno. Ecco che, all’esame, qualche domanda fuori paniere ci può scappare. Ma se si studiano le lezioni compilando contestualmente il set di domande, il passaggio dell’esame non è un problema.
Sessioni d’esame lungo tutto l’arco dell’anno
Vi è poi il numero di esami disponibili. Nelle Università tradizionali le sessioni d’esame sono tre e questo ovviamente complica lo studio, perché obbliga a veri e propri tour de force, spesso a distanza di pochi giorni. Non a caso, gli studenti “presenziali” avanzano spesso richieste di “preappelli” (che non si potrebbero concedere) ai propri docenti.
Nelle Università telematiche invece lezioni ed esami sono diluiti lungo tutto l’arco dell’anno. Mediamente ogni due mesi è possibile sostenere esami e questo consente di poter concentrare l’attenzione su una materia per volta, preservando una mole di studio equilibrata lungo tutto l’arco dell’anno.
Velocizzazione dei percorsi
Infine, vi è la possibilità di poter “velocizzare” i percorso di laurea. L’offerta formativa degli Atenei telematici è naturalmente superiore all’offerta formativa degli Atenei tradizionali (una volta preparate, le lezioni sono sempre disponibili in ogni momento dell’anno e mediamente per i 2-3 anni successivi).
Questo consente di poter mescolare corsi di formazione, master, corsi singoli e corsi di laurea (si veda la nostra sezione Master), in modo da ridurre le tempistiche solitamente previste da un percorso di laurea.