I percorsi di laurea suggeriti dall’Ocse
L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha pubblicato il rapporto annuale “Education at a Glance 2022” che consente di gettare uno sguardo sull’andamento della formazione scolastica e universitaria a livello internazionale.
Molteplici sono gli aspetti degni di nota.
Incentivare lo studio online
Il Rapporto dell’Ocse non ha dubbi in merito ai vantaggi determinati dalla diffusione delle modalità di studio telematica, a tutti i livelli di istruzione.
Evidenzia come la pandemia da Covid-19 abbia costretto i paesi ad adottare soluzioni per l’insegnamento e l’apprendimento digitale, al fine di compensare i periodi in cui le lezioni in presenza erano limitate o del tutto impossibili. Sebbene molte di queste soluzioni siano state attuate come misure di emergenza, esse si sono dimostrate valide oltre il periodo pandemico.
Il Rapporto auspica dunque un ulteriore sviluppo della formazione online già dalle scuole secondarie, poiché “le piattaforme digitali facilitano l’accesso all’istruzione e riducono le disuguaglianze nei risultati dell’apprendimento”.
La correlazione tra livello di istruzione e occupazione
I dati sulla disoccupazione nella fascia di età 25-34 anni, dimostrano inequivocabilmente il rapporto tra livello di istruzione e possibilità di occupazione.
Coloro che possiedono un titolo di istruzione di terzo livello (universitario), registrano, nell’ambito dei Paesi Ocse, i tassi di disoccupazione più bassi.
Titolo di studio e possibilità di lavoro
L’indagine analizza anche la correlazione tra tipologia di laurea e occupazione.
Focalizzando lo sguardo sull’Italia – i cui dati sono riportati all’ultima riga della seguente tabella – notiamo come i più alti livelli di occupazione siano registrati dai laureati nelle materie sanitarie (89%), seguiti dai laureati in Ingegneria e ICT (88%).
I laureati in business and administration registrano tassi di occupazione dell’85%, mentre i laureati in Legge dell’81%. Le materie umanistiche riportano invece le percentuali più basse.
La correlazione tra laurea e reddito
L’indagine dell’Ocse testimonia anche la correlazione esistente tra il titolo di laurea, possibilità di carriera e reddito.
In tutti i Paesi Ocse risulta che, nell’arco della vita lavorativa, i laureati guadagnino il doppio rispetto a coloro che non hanno un titolo di studio equivalente.
I corsi di laurea consigliabili in base all’indagine Ocse
Rapportando l’indagine dell’Ocse ai corsi di laurea online proposti da Universim, il consiglio è di intraprendere un percorso di Ingegneria, che consente di spaziare dall’Ingegneria civile all’Ingegneria gestionale ed informatica, oppure le varie opzioni proposte nell’ambito dei corsi di laurea in Economia. Tra questi il tradizionale percorso di “Economia e Commercio”, ma anche indirizzi più particolari, come Psicoeconomia, eCommerce e Digital Marketing, oppure Relazioni internazionali per lo sviluppo economico.
Nell’ambito dei percorso in Legge, si suggeriscono il tradizionale percorso in Giurisprudenza a ciclo unico, oppure il la laurea triennale in Servizi Giuridici, articolata nei percorsi Criminologia, Consulente del lavoro e giurista d’impresa, Scienze penitenziarie, Servizi giuridici per l’impresa e Security manager.