Laurea in Gastronomia, Ospitalità e Territori: Italia al primo posto
Un’indagine sul ruolo dell’enogastronomia nel turismo realizzata da Enit (Ente nazionale per il turismo) e presentata in occasione degli Stati generali del Turismo, certifica il primo posto dell’Italia.
Il Belpaese – come lo definì l’abate Antonio Stoppani genialmente poi ripreso da Egidio Galbani – rappresenta la principale meta di un turismo internazionale che è interessato a esplorare e conoscere i territori anche attraverso l’esperienza gastronomica. Al secondo posto si colloca la Francia e al terzo la Spagna.
L’Italia si classificherebbe immediatamente dopo la Francia, invece, per il numero di imprese attive nel settore della ristorazione e dei ristoranti stellati.
A questi dati si aggiungono i riconoscimenti internazionali. L’Italia ospita due siti Unesco legati all’enogastronomia, quattro beni immateriali Unesco, tre città creative Unesco per l’enogastronomia e due siti indicati dalla Fao come sistemi del Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale.
Le mete turistiche di punta si trovano nelle zone del Chianti e del Lago di Garda. Seguono l’Umbria e la Campania.
I punti di forza dell’Italia risiederebbero nell’identità dei territori di produzione, nella sostenibilità sociale e nella possibilità di vivere gli spazi aperti.
La ricerca evidenzia anche alcuni punti deboli, rappresentati dalla necessità di una maggiore formazione per inserire in questo circuito figure professionali e competenze all’altezza.
Il corso di laurea in Gastronomia, Ospitalità e Territori
Una laurea online in Gastronomia, Ospitalità e Territori consente dunque di inserirsi in uno dei più dinamici settori economici dell’Italia. Le specializzazioni riguardano l’ambito turistico e enologico.
Questo secondo ambito, che vanta 526 vini certificati, ha riportato tra l’altro un ulteriore successo per l’Italia, con il premio World’s Best Vineyards 2022 di “cantina più bella del mondo” attribuito alla Antinori nel Chianti Classico in Toscana.
La finalità del corso di laurea è formare profili competenti in termini di processi produttivi, capaci di valorizzare i legami tra cibo e territori, nonché i relativi risvolti socioculturali, economici e ambientali.
Tra gli sbocchi professionali, figurano l’esperto in Gastronomia, l’esperto in Enologia e Viticoltura, lo storyteller e l’Event manager.